Scrittore serbo. Laureatosi in Lettere a Belgrado, si è affermato come
narratore con il romanzo
Giardino, cenere (1965), a cui seguirono
La
clessidra (1972), i racconti
Affanni precoci (1969),
Una tomba per
Boris Davidovic (1976), sull'esperienza dello stalinismo, e
L'enciclopedia dei morti (1983), che gli valse la candidatura al premio
Nobel. Va inoltre ricordata l'intensa attività di
K. come
traduttore di poeti francesi, russi, ungheresi nonché la composizione di
alcuni testi per il teatro e per la televisione (Subotica, Vojvodina 1935 -
Parigi 1989).